The 36 Lessons of Vivec

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Le Trentasei Lezioni di Vivec

Fan Translation

Title: Italian Scrolls Online - Traduzione Italiana
Translators: Italian Scrolls Online
Homepage: italianscrollsonline.it
Alt Page: esoui.com
Version: 154
Date: 2023-11-21
Note: Traduzione Italiana di Elder Scrolls Online a cura del Team di Italian Scrolls Online. Questo addon è in fase di sviluppo.


Sermone Ventiquattro

Poi Vivec lasciò la casa degli assassini e tornò nello spazio che non era uno spazio. Dalla Casa Provvisoria guardò nel mondo di mezzo per trovare il terzo mostro, chiamato Montagna dell’Orda. Era fatto di guerrieri modulari che correvano liberi ma distanziati secondo uno schema, e dal guerriero più alto che poteva tagliare le nuvole si stendevano sotto di lui come un albero, una gonna il cui cerchio inferiore era un esercito che attraversava la cenere.

Vivec ammirava la forma a cono di suo figlio e ricordava con gioia il turbinio di stili di combattimento che lo istruiva nei giorni precedenti la vita.

Vivec si mosse verso Veloth, dicendo: «Onus».

Ma prima che potesse arrivare a portata di spada dal mostro, un trio di case inferiori aveva intrappolato la Montagna dell’Orda in una rete di dubbia dottrina. Quando videro il loro signore, i Velothi esultarono.

«Siamo felici di servirvi e di vincere!

Vivec sorrise a quelle anime coraggiose intorno a lui ed evocò i demoni della celebrazione per fendere i vincitori. Ci fu una grande dimostrazione di amore e dovere intorno al mostro reticolato, e Vivec era al centro con un copricapo fatto di ossa di accoppiamento. Rideva e raccontava barzellette mistiche e faceva sì che i capi delle tre case si sposassero e diventassero un nuovo ordine.

«Ora sarete per sempre i miei armigeri galleggianti», disse.

Allora Vivec trafisse la Montagna dell’Orda con Muatra e ne fece un grande sacco di ossa. Al tocco della sua mano destra la rete si trasformò in scrittura e la lanciò tutta verso nord-est. Il contenuto si sparse come un luccichio di zucchero e Vivec e gli Armigeri Galleggianti vi corsero sotto ridendo.

Infine le ossa della Montagna dell’Orda atterrarono e divennero le pietre di fondazione della Città delle Spade, che Vivec chiamò con il suo stesso sigillo, e la rete cadde su tutto e tra, o divenne come ponti tra le ossa, e poiché i suoi segmenti erano stati toccati dalla sua sacra saggezza divennero la più perfetta di tutte le strade cittadine dei mondi conosciuti.

Folle di Velothi arrivarono alla nuova città e Ayem e Seht le diedero la loro benedizione. Le strade erano piene di risate e amore e la forza dei bambini nemici a forma di albero.

Ha detto Ayem:

«Alla città di mio fratello-sorella do la santa protezione della casa Indoril, i cui poteri e troni non conoscono eguali sotto il cielo, da cui proviene l’Ortore».

Ha detto Seht:

«Alla città di mio fratello-sorella do un passaggio sicuro attraverso gli angoli bui ancora rimasti di Molag Bal, e le do anche questo incantesimo: SO-T-HA SIL, che è il mio nome per i potenti. Proteggerà i perduti a meno che la loro fuga non sia fatta apposta e riempirà tutte le strade e i vicoli con i misteriosi sentieri della civiltà, e darà alla città una mente e ne farà un condotto per il pieno concentrato degli ALMSIVI».

Così fu fondata la città di Vivec ai tempi di Resdaynia.

Il finale delle parole è ALMSIVI.