Le Trentasei Lezioni di Vivec
Fan Translation
Title: Italian Scrolls Online - Traduzione Italiana
Translators: Italian Scrolls Online
Homepage: italianscrollsonline.it
Alt Page: esoui.com
Version: 154
Date: 2023-11-21
Note: Traduzione Italiana di Elder Scrolls Online a cura del Team di Italian Scrolls Online. Questo addon è in fase di sviluppo.
Sermone Quattordici
Vivec giacque con Molag Bal per ottanta giorni e otto, anche se senza testa. In quel tempo, il principe rimise i piedi del poeta-guerriero e li riempì con il sangue dei Daedra. In questo modo la forma gigante di Vivec rimase per sempre innocua alla buona terra. Il banchetto del melograno riportò molti spiriti dai morti, così che i figli e le figlie dell’unione avevano molto da mangiare oltre alla frutta.
Il duca di Scamps arrivò mentre il banchetto era ancora in corso, e Molag Bal guardò i sette gagliardetti con rabbia. Il re degli Stupri era diventato necessario e quindi preoccupato per il resto del tempo. Le sue legioni e quelle di Kh-Utta caddero in guerra aperta, ma i figli di Molag Bal e Vivec erano troppo elaborati in potenza e forma.
Il duca di Scamps divenne quindi una cosa minore, come tutti i suoi figli. Molag Bal disse loro: «Siete figli di bugiardi, di cani e di donne dalla testa di lupo» Da allora sono stati inutili da evocare.
Il santo tornò infine, Vehk, dorato di saggezza. La sua testa trovò che il suo corpo era stato usato con tenerezza. Ne parlò a Molag Bal, che gli disse di ringraziare i baroni di Muoviti così, «perché devo ancora imparare a raffinare il mio rapimento. Il mio amore ha accidentalmente la forma di una lancia».
Allora Vivec, che aveva un granello di misericordia di Ayem, si mise a insegnare a Molag Bal le vie della magia del ventre. Tirarono fuori le loro lance e le confrontarono. Vivec morse nuove parole su quella del Re dello Stupro, in modo che potesse dare più che rovina ai non iniziati. Da allora questo è diventato un rituale proibito, anche se la gente lo pratica ancora in segreto.
Ecco perché: I Velothi, i demoni e i mostri che stavano guardando, presero tutti le loro lance. Ci furono molti morsi e la terra si bagnò. E questa fu l’ultima risata di Molag Bal:
«Guardate come la terra si spaccherà, pesante di tanta potenza, che avrebbe dovuto essere per sempre diseguale!»
Allora quel tratto di badlands che era stato il luogo del matrimonio si frammentò e gettò fuoco. E nacque una razza che non c’è più, ma che all’epoca era terribile da vedere. Nati dagli azzannatori, non fecero altro che questo, e scorrazzarono per le terre di Veloth e fino alle rive della Montagna Rossa.
Ma Vivec fece della sua lancia una cosa più terribile, da un segreto che aveva strappato a morsi al Re degli Stupri. E così mandò Molag Bal a ruzzolare nella fessura degli azzannatori e giurò per sempre che non avrebbe mai più ritenuto bello il re.
Vivec pianse mentre uccideva tutti quelli che lo circondavano con la sua nuova terribile lancia. La chiamò MUATRA, che vuol dire «Prendi il latte», e anche i mistici Chimeri conoscevano la sua furia. Chiunque fosse stato colpito da Vivec in quel momento diventava sterile e avvizziva in forme di ossa. Il percorso delle ossa divenne una frase da leggere per le stelle, e i cieli non hanno più conosciuto bambini da allora. Vivec diede la caccia agli Azzannatori uno per uno, e a tutta la loro progenie, e li uccise tutti per mezzo delle Nove Aperture, e i saggi nascondono ancora le loro a Muatra.
Il finale delle parole è ALMSIVI.