Le Trentasei Lezioni di Vivec
Fan Translation
Title: Italian Scrolls Online - Traduzione Italiana
Translators: Italian Scrolls Online
Homepage: italianscrollsonline.it
Alt Page: esoui.com
Version: 154
Date: 2023-11-21
Note: Traduzione Italiana di Elder Scrolls Online a cura del Team di Italian Scrolls Online. Questo addon è in fase di sviluppo.
Sermone Dodici
Mentre l’Hortator meditava la prima lezione sul governare i re, Vivec vagò nella Stiva del Lutto e scoprì che Ayem era con una coppia di amanti. Seht si era diviso di nuovo. Vivec balzò quindi nelle loro sembianze per osservare, ma non ottenne alcun segreto che non conoscesse già. Lasciò alcuni dei suoi per rendere il viaggio proficuo.
Poi Vivec lasciò la capitale di Veloth e vagò lontano nella cenere. Trovò una distesa di calanchi per praticare la sua forma gigante. Fece dei suoi piedi un materiale meno denso del divino per evitare di cadere fino alla vita nella terra. A questo punto il Primo Angolo della Casa dei Disordini, il principe Molag Bal, fece sentire la sua presenza.
Vivec guardò il re dello stupro e disse:
«Come sei bella, che non ti unisci a noi».
Molag Bal schiacciò i piedi del poeta-guerriero, che non erano invulnerabili, e li fece tagliare da legioni. Potenti fuochi dal Luogo del Principio furono portati come reti per trattenere Vivec ed egli li lasciò fare.
«Preferirei», disse, «un qualche tipo di cerimonia se dobbiamo sposarci».
E le legioni che presero i piedi furono convocate di nuovo e ordinarono di iniziare un banchetto. I melograni spuntarono dai calanchi e furono innalzate delle tende. Una folla di mistici Velothi arrivò, leggendo i passaggi dei piedi mozzati sul terreno e piangendo fino a bagnare le scritture.
«Dobbiamo amarci brevemente», disse Vivec, «se mai lo faremo. Sono necessario per consigliare l’Hortator in questioni più importanti, perché i sommi sacerdoti Dwemeri creano problemi. Puoi avere la mia testa per un’ora».
Molag Bal si alzò ed estese sei braccia per mostrare il suo valore. Erano decorate con le rune della seduzione e il suo contrario. Erano decorate con i calendari annotati dei mondi più lunghi. Quando parlava, i mostri dell’accoppiamento cadevano.
«Dove deve andare?», disse.
«Ti ho detto», disse Vivec, «sono destinato ad essere il maestro del re della terra. AE ALTADOON GHARTOK PADHOME».
Con queste parole magiche, il re dello stupro ne aggiunse un’altra: «CHIM», che è la sillaba segreta della regalità.
Vivec aveva quello che gli serviva dal Daedroth e così lo sposò quel giorno. Nell’ora in cui Bal aveva la sua testa, il Re dello Stupro chiese una prova d’amore.
Vivec ha pronunciato due poesie per mostrarglielo, ma solo la prima è nota:
Non sono sicuro di quanto vetro ci sia voluto per fare i tuoi capelli
Due volte tanto, sono sicuro, quanto gli oceani hanno da condividere
L’inferno, tesoro mio, è una finzione scritta da coloro che dicono la verità
La mia bocca è abile a mentire e il suo alibi un dente
I figli e le figlie di Vivec e Molag Bal sono migliaia. Il nome del più potente è una corda di potere: GULGA MOR JIL HYAET AE HOOM.
Il finale delle parole è ALMSIVI.